I traumi sportivi possono essere abbastanza frequenti per coloro che tendono a svolgere un’intensa attività fisica, andando a sollecitare muscoli e legamenti in modo eccessivo. Ma quali sono i traumi più comuni e come curarli?
Traumi sportivi
L’attività fisica è da sempre consigliata per rigenerare il corpo e la mente, oltre a rappresentare una pratica molto efficace che facilita l’integrazione sociale. Dopo questa doverosa premessa, è opportuno specificare che l’eccessivo sforzo e la ripetuta sollecitazione di muscoli e legamenti può provocare infortuni di varia entità. Il cosiddetto trauma sportivo è una macro area che comprende al suo interno altre categorie specifiche:
- Distorsioni;
- Fratture;
- Usura;
- Stiramenti.
Distorsioni e stiramenti
La distorsione è probabilmente uno degli infortuni più comuni che possano capitare ad un atleta. La causa principale risiede in un movimento anomalo dell’articolazione dovuto ad una caduta che alle volte può sembrare anche banale. L’entità dell’infortunio dipende in gran parte, invece, dalla forza esercitata sulla parte coinvolta. Anche lo stiramento muscolare è abbastanza frequente tra chi pratica sport in maniera attiva e ripetuta.
In questo caso, lo stiramento è provocato da un eccessivo allungamento delle fibre muscolari causato a sua volta da un movimento anomalo (così come per le distorsioni), da problemi articolari di varia entità o da un riscaldamento non adeguato. A volte anche le condizioni climatiche possono accentuare o addirittura essere causa principale di uno stiramento.
Fratture
La frattura è sicuramente un trauma più grave e complesso rispetto alla semplice distorsione. Nel caso in cui si tratti di un trauma specifico e non di un evento legato esclusivamente a fattori patologici, l’osso si frattura quando viene sollecitato oltre i suoi limiti di resistenza. E’ opportuno precisare, però, che il trauma che porta ad una frattura può essere vario e differente, così come la reale entità della frattura stessa.
Usura articolazioni
L’usura delle articolazioni è un fenomeno attribuibile all’avanzare dell’età e dovuto, ovviamente, ad un graduale degrado dell’apparato muscolo-tendineo. Le cause principali sono legate ad un eccessiva attività fisica nel corso degli anni, che ha portato all’usura graduale degli organi di movimento. Polsi, gomito, mani e spalle sono le parti particolarmente soggette a questo fenomeno.