La disfonia e osteopatia. A pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Mondiale della voce, riconosciamo la sua importanza nella vita quotidiana di ogni persona, con corrette pratiche di prevenzione, formazione e riabilitazione vocale.
Come l’osteopatia può essere di supporto nella disfonia? Prima di tutto esaminando le strutture del corpo e la valutazione dell’influenza che esercitano sulla funzione.
Scopriamo maggiori dettagli nel nostro approfondimento.
Il rapporto tra disfonia e osteopatia
Esistono diversi fattori muscoloscheletrici che influenzano la voce e la sua proiezione sia localmente nella laringe che distalmente in altre strutture.
L’osteopata Alessandro Carollo, valuta le strutture fisiche, considerando tutti gli aspetti inerenti alla disfonia, ma anche le influenze psicosociali e ambientali.
Si interroga inoltre sulla natura della disfonia, la quale può essere legata a disfunzioni relative alla muscolatura cervicale e tensioni fasciali fra i vari elementi anatomici che caratterizzano i vocalizzi.
I sintomi della disfonia e con l’osteopatia
Tra i principali sintomi della disfonia riconosciamo:
- La cervicalgia;
- La rigidità cervicale;
- L’affaticamento legato al canto.
Un trattamento osteopatico è in grado di agire sulle disfunzioni posturali che danno origine a sovraccarichi a livello cervicale. Verranno eseguiti presso i nostri studi di Milano e Roma delle specifiche tecniche di rilascio fasciale e mobilizzazione dolce delle strutture cervicali anteriori (come la laringe e l’osso ioide).
Un’altra area di intervento su cui l’Osteopata Alessandro Carollo avrà modo di agire è l’area diaframmatica. Pensandoci, molti cantanti utilizzano intensamente il muscolo diaframma durante le loro performance. Pertanto, durante il trattamento osteopatico si utilizzano tecniche mirate ad aumentare proprio l’efficienza della meccanica respiratoria, contribuendo a ridurre le tensioni muscolari a livello delle spalle e della cervicale.
Desideriamo il tuo benessere!