La plagiocefalia posizionale è una anomalia morfologica caratterizzata dall’appiattimento della regione posteriore della testa, tipica degli infanti.
Esistono diverse tipologie di plagiocefalia a seconda della zona cranica interessata. La diagnosi viene svolta grazie ad un esame obiettivo e ad un esame radiologico: il trattamento dell’anomalia varierà in base alla gravità della plagiocefalia posizionale.
L’osteopatia e la plagiocefalia posizionale
Studi scientifici hanno dimostrato come l’osteopatia possa rappresentare un valido aiuto nel trattamento della plagiocefalia, iniziando tale cura a partire dai 0 ai 4 mesi di vita.
La manipolazione osteopatica si base sulla mobilizzazione delle suture craniche e tecniche dolci sul sacro e la pelvi al fine di migliorare la forma della testa. È bene sottolineare che l’osteopatia raramente riesce a riportare la testa alla sua condizione originaria ma sicuramente restituisce una forma che consentirà al neonato di muoverla in tutte le direzioni.
Fattori di rischio e sintomi della plagiocefalia posizionale
I fattori di rischio sono ad oggi ancora oggetto di dibattito anche se è stato documentata l’esistenza di una correlazione tra lo sviluppo dell‘anomalia ed: il parto prematuro, il grado di sviluppo intrauterino, la prima gravidanza della madre, il mantenimento della posizione supina del bambino durante il sonno e l’associazione con il torcicollo miogeno.
Oltre all’appiattimento monolaterale della squama occipitale, la plagiocefalia posizionale può risultare visibile con una protrusione della bozza frontale dallo stesso lato, una prominenza della guancia, la dislocazione anteriore dell’orecchio monolaterale e anomalie all’esame del volto.
Le diverse tipologie
Esistono due diverse forme di plagiocefalia posizionale: quella sinostosica (causata da una rapida chiusura delle suture) e quella non sinostosica (causata dalle forze esterne esercitate sul cranio durante il parto).
La plagiocefalia posizionale viene suddivisa inoltre in diverse tipologie a seconda della zona cranica interessata (asimmetria frontale, anteriore, occipitale o posteriore).
La plagiocefalia viene classificata secondo 5 gradi di gravità in relazione alla gravità di deformazione, a seguito di una valutazione approfondita: quella occipitale è quella più incidente che porta i neonati a dormire in posizione supina, causando il carico del peso sulla parte posteriore della testa.