La metatarsalgia è un disturbo che interessa l’avampiede e che nei casi più gravi più limitare addirittura la normale deambulazione: quali sono le cause, i sintomi e i rimedi.
La metatarsalgia è una condizione dolorosa e abbastanza comune che colpisce il piede, in particolare l’avampiede limitandone i movimenti o addirittura la deambulazione.
Le cause e i fattori di rischio
Molto spesso questo disturbo è causato da un sovraccarico a livello della testa metatarsale (secondo o terzo metatarso) o da un’infiammazione (malposizione del cuscinetto adiposo sotto l’avampiede).
Vi sono altri fattori di rischio che possono influire sull’insorgenza della metatarsalgia come l’obesità, il diabete, indossare tacchi alti con punta stretta, la plantariflessione eccessiva di un piede cavo, l’alluce rigido o una frattura.
I sintomi
Solitamente la metatarsalgia si manifesta con un dolore acuto o bruciore all’avampiede che peggiora durante la deambulazione migliorando invece in condizioni di riposo; talvolta il dolore viene associato ad intorpidimento o a parestesie a livello delle dita del piede.
Metatarsalgia e osteopatia
Quando la metatarsalgia non viene trattata si può arrivare ad avere una deambulazione scorretta o all’insorgenza di dolore alla schiena, all’anca e al ginocchio. Pertanto, è fondamentale seguire un iter terapeutico che limiti e risolvi tale condizione: solitamente viene consigliato al paziente di riposare, applicando ghiaccio e assumendo antidolorifici.
Un approccio diverso è quello di seguire una terapia fisica garantita dall’osteopatia che valuta tutto ciò che comprende la zona interessata del metatarso, dunque i micromovimenti ed i macromovimenti.
L’osteopata si preoccuperà dunque di studiare il piede per poter risalire alle cause meccaniche che hanno portato al sovraccarico, analizzando la postura, la colonna vertebrale, le anche e le ginocchia. Questo tipo di valutazione è fondamentale e serve a poter creare un percorso riabilitativo personale che curi i sintomi.
Trattamento del dolore
Nel caso di metatarsalgia, per trattare il dolore, è possibile sottoporsi ad un massaggio drenante o un trattamento con ultrasuoni che ha lo scopo di stimolare l’osso a rigenerarsi, diminuendo l’infiammazione. In altri casi sono consigliati i trattamenti di tecarterapia o ipertermia che facilitano il processo di guarigione; può aiutare anche il laser ad alta potenza per curare le strutture infiammate.